lunedì 25 agosto 2008

...PICCHETTI

Siete tornati dalle vacanze?? Cosa avete portato a casa??

I miei souvenir sono due coppie di picchetti per tende da campeggio... insolito?? sicuramente, ma hanno un significato profondo.... avete presente una tenda da campeggio no?? bhè.. se non ci sono i picchetti, che te ne fai di una tenda? pui dormirci sotto?? certo che no! Non ha importanza la dimensione della tenda, canadese o "multistanze" che sia, senza i picchetti non stanno in piedi, non possono assolvere alla loro funzione.

Questo mi ha fatto pensare.

Un oggetto così piccolo, e che per altro diventa invisibile in quanto deve essere interrato, senza bellezza estetica, senza alcunchè di prezioso.. insomma un oggetto di per sè insignificante, di dimesioni ridotte... eppure indispensabile per reggere un riparo, un posto dove abitare, dove vivere. La caratteristica principale, e oserei dire unica, che deve avere è quella di essere di un materiale resistente all'acqua, alla tensione, ai colpi, di acciaio.

Traslando questa immagine nella nostra vita, abbiamo dei picchetti che ci consentano di edificare la nostra vita, resistenti alle intemperie, alle tensioni? Cosa potrebbero essere i nostri picchetti?
le nostre credenze, i nostri valori, ciò, insomma, che riteniamo imprenscindibile, le nostre convinzioni, le nostre motivazioni... analizziamole bene, valutiamole seriamente.. sono davvero inattaccabili? o c'è un pò di ruggine da asportare prima che il metallo si disintegri del tutto? sono di legno? il legno col tempo marcisce e si rompe...

Teniamo d'occhio i picchetti se nn vogliamo che la tenda ci crolli sulla testa!

domenica 20 luglio 2008

VERSO LA META

Buona domenica a tutti,
in questi giorni sono stata molto impegnata sia con la mia famiglia, sia con
l’avanzamento di un corso on line sulla crescita personale. Ho anche
acquistato due e-book, veramente ne volevo uno, ma dato che c’era l’offerta,
ne ho approfittato, e ne sono veramente entusiasta!

Mentre leggevo, avevo accanto la pagina web sulla quale lavorare a presa
diretta mentre avanzavo nella lettura degli e-book e così, finito di leggere,
avevo anche terminato fisicamente i passi suggeriti per mettere qui a lato
il pulsante di Skype in modo di avere la possibilità di essere contattata in
tempo reale da chi vuole mettersi in contatto diretto con me senza dover
scrivere mail, tempi di attesa, se non quello di vedere illuminato il bottone
della mia resenza in rete…FANTASTICO!

Se ti interessa, lo puoi trovare qui http://7eurobazar.com/infoprodotti-27-euro/

Ho studiato tanto, mi son data da fare, mi sono messa in contatto con le
persone giuste, a dire il vero è successo che loro si sono messe in contatto
con me!

E’ vero, quando tu sei focalizzato verso il tuo obiettivo, le opportunità ti
vengono incontro e ti investono, ti illuminano la vita, ti scaldano il cuore,
ti emozionano.
Per esempio, due giorni fa, al mio collegamento con Skype, ho visto in linea
il mio Grande Editore, Carlo D’Angiò, che naturalmente ho salutato.
So che è sempre molto impegnato, per cui mi limito a fargli sapere che ci
sono con un saluto, lasciando la mossa a lui a seconda della sua disponibilità,
.. e sai che è successo?…

“Ester, aspetta un attimo che ti metto in conferenza con noi” “ok” ho risposto
cercando di immaginare gli altri interlocutori… pensavo ad alcuni altri autori
…ma si aperta la conferenza e allora ho smesso di immaginare e ho letto i nik:
Bruno Esposito, lisoladelguadagno ( il Grande Mitico Alex Lilla detto anche
Billico: un nome una garanzia!), Massimo Cecco…. WOW!

Non potevo crederci! Io che ero andata fino a Rimini ad un convegno sulla spiaggia unicamente con lo scopo di conoscere di persona sia Alex Lilla, sia Liugi di Salvo
( grandissimo coach italiano di crescita personale, da poco nominato
"Regional Chapter Leader"dalla Federazione Italiana Coaching e mio personale
coach nel corso che sto seguendo) senza per altro incontrarli per via del traffico
intenso e pieno di incidenti,… ora inaspettatamente uno dei due era lì, presente,
pronto a parlare anche con me piccola persona alle prime armi con internet…e
non solo ..c’erano anche altri due personaggi che di internet ne sanno a pacchi!

Hai presente Alice nel paese delle meraviglie?? Io. Uguale! Ho appreso molto,
è stato uno scambio bellissimo e gratificante… abbiamo fatto le sei e mezza del
mattino e nemmeno ce ne siamo accorti.
Persone disponibili, simpatiche ( abbiamo anche riso parecchio!) alla mano, pronte a “sganciarti” qualche chicca del loro sapere, della loro esperienza vincente trattandoti
alla pari…ho dormito due ore la mattina, e quando mi sono alzata ero un’altra persona!

Non che i miei problemi si siano dissolti, anzi, ma ora ho una convinzione in più che i problemi sono opportunità, sono sfide da vincere perché vincerle si può! Sono
consapevole che stando alla loro scuola, senza pregiudizi, con umiltà perché loro sono
già arrivati dove voglio arrivare anch’io, anche se loro sono più giovani di me.. che
importa: l’esperienza non ha età e nemmeno il successo.. sono consapevole del fatto
che sono sulla strada giusta per la soluzione, la focalizzazione lavora per me dandomi
delle indicazioni da seguire e io lo sto facendo.

Mi sto preparando, equipaggiando per continuare la mia sfida e vincerla. Con la mia
mente sono già al traguardo, adesso ci porto tutto il resto!

giovedì 19 giugno 2008

OBIETTIVI

Tutti sappiamo cosa sono gli obiettivi.
Quello che a volte non sappiamo è come raggiungerli.
Bhè, c'è una strategia anche per questo!
E' molto semplice, realizzabile per tutti: ti basta munirti di un foglio, magari un foglio di cartoncino, il bristol, di 100x70 cm bianco, matite colorate, ritagli di giornali, immagini, colla forbici. No, non ti sei sbagliato, sei sempre nel mio blog, non a scuola, ma tornare un pò indietro al tempo in cui la frequentavamo non è male!
Pensa a quello che vorresti realizzare da qui a tre mesi, da qui ad un anno, vuoi pensarne a più di uno? se è la prima volta che lo fai, arriva ad un massimo di tre per i tre mesi, e tre per un anno. Lascia libera la fantasia, immaginati ogni tuo obiettivo come lo vuoi, come lo desideri, cosa ti diranno gli altri quando lo avrai realizzato, come reagiranno... dai... fatti il film. E non dirmi che non ci riesci perchè non ci credo, non è possibile... non dirmi che non ti è mai successo di immaginare le situazioni mentre stavi leggendo un articolo, un libro, una barzalletta, le definizioni delle parole crociate... non dirmi che se adesso leggi Roma, non pensi subito al Colosseo... se leggi sabbia non pensi al mare blu, alle vacanze, agli ombrelloni, alle ragazze in bikini ( se sei un uomo) ad un fustacchio, al bagnino ( se sei una donna) magari se sei una mamma ti immagini i bambini con secchiello e paletta... vedi? lo stai facendo... allora fallo anche con ciò che desideri, dopo di che, disegnalo, o attacca delle immagini appropriate ritagliate da giornali, riviste, cartoline, scaricale da internet e mettile ordinatamente attorno al centro del foglio dove ci devi mettere un'immagine di te stesso, una foto? una raffigurazione che ti rappresenta? un simbolo che parli di te? insomma quello che + ti ispira, che sia in armonia con te stesso. se non sai disegnare, ma questo è solo un limite che ti autoimponi, perchè se cominci sarai sorpreso di come il tuo cervello suggerirà delle immagini alle tue mani.. ok le prime volte forse farai un pò di fatica, ma non è così per ogni cosa nuova?? la prima volta che messo mano al manubrio di una bicicletta, è stato semplice da subito? o che sei salito su un'auto, sapevi già come posizionare i piedi? non hai forse frenato col sinistro anzichè col destro? ci vuole solo esercizio e vedrai che ti divertirai nel farlo. Sbizzarisciti con i colori, io per esempio, per ognuno ho abbinato un'emozione, perciò sul mio diario, un segno verde vuol dire positività, un pallino verde vuol dire via libera, un quadrato verde vuol dire che c'è possibilità, basta lavorarci sopra, smussare gli angoli in modo che da quadrato diventi rotondo... infantile? forse, ma immediato. Ridi perchè tengo un diario? lo tengo perchè ci registro i miei obiettivi centrati con tutta la cronostoria, un pò scritta, un pò disegnata, così, nella remota possibilità che mi senta scoraggiata, mi ritiro su di morale sfogliando tutte le mie conquiste e mi rinfranco, riprendo fiducia in me perchè se voglio, posso. E' il mio carburante emotivo, se nn lo fai, non puoi giudicare se effettivamente funziona o meno!
e poi scusa... ti sei mai soffermato a pensare a come pensi?? ( bellino il giochino di parole,)
I tuoi pensieri nn sono forse immagini condite con suoni, odori, sensazioni, emozioni? Non è che se adesso pensi " ma questa qui dove vuole andare a parare... cosa sta dicendo, è una fuori di testa" se chiudi gli occhi per concentrarti.. cosa vedi? forse lo scorrimeto di lettere legate una all'altra per formare parole o vedi immagini, hai sensazioni, emozioni.... vedi... tanto fuori di testa poi nn sono! ;-)
Quando hai completato il foglio dei tuoi sogni, ammiralo, fissatelo nella mente: ti accompagnerà ogni giorno, se sono obiettivi "grossi" cioè che si possono suddividere in in diversi fasi, crea dei collegamenti e suddividili in tanti passi da seguire uno dopo l'altro.
Un esempio:
sono un costruttore di case, voglio edificare la casa dei miei sogni
ok disegno la mia casa esattamente come la voglio esteriormente
posso disegnare anche l'interno in ogni dettaglio
per realizzarla dovrò procurarmi il materiale migliore, la voglio in pietra? in cemento? gli infissi in legno? in alluminio? i pavimenti in ceramica? in gress? in marmo? in granito? che colore? come tinteggio le stanze? il bagno? bianco? colorato? con la vasca? con box doccia? con tutti e due'? due bagni? quante camere? la teverna? la lavanderia? lo studio? il mobilio? moderno? in stile? e via così e suddivido ogni singola voce pianificando ogni cosa nel minimo dettaglio. Così avrò le idee chiare, non mi lascerò "imbrogliare" da scelte alternative che non saranno di mio gusto, o di cui nel tempo mi potrei pentire. Mi scelgo anche i fornitori da cui acquistare il materiale che mi serve, senza correre il rischio di rivolgermi al primo che mi capita. Se ci sono frangenti in cui non sono ferrato, cercherò il migliore ( un elettricista? un idraulico? un giardiniere?) capisci, così facendo, difficilmente incapperai in un risultato insoddisfacente.

Poi, scusa, vuoi mai farmi credere che nn ti sei mai fatto una lista per la spesa? una lista di componenti da aggiungere al tuo pc, al tuo impianto stereo? dai... se fai la lista per queste, non pensi che la tua vita, i tuoi progetti valgano ben al di sopra di una lista per il supermercato che nel giro di due/sette giorni è da rifare??? lasci i programmi della tua vita in balia dell'approssimazione? del caso? Pensaci seriamente, stiamo parlando del tuo futuro immediato e di quello più a lungo termine... non essere superficiale verso te stesso, datti la considerazione che ti meriti, che sicuramente è di molto superiore a quella che puoi dare ad un etto di prosciutto, anche se di Parma o un San Daniele.... se poi anche la tv mi impone uno shampoo X " PERCHE' IO VALGO"... PER PIACERE... MEDITIAMO GENTE... MEDITIAMO... si ma poi PASSIAMO ANCHE AI FATTI!
bhè?? sei ancora qui??? corri a procurarti il foglio , spegni tutto e comincia a fare qualcosa di serio, costruttivo per te stesso: te lo devi, altrimenti ti toccherà smettere di mangiare il prosciutto perchè ogni volta che lo vedrai, ti tornerò in mente: non voglio essere il tuo peggiore incubo! Via fila, ciao! e quando hai fatto fammi sapere com'è andata, mi trovi qui!
Ciao Ester

martedì 17 giugno 2008

I BUCHI NELLO STECCATO

C'era una volta un ragazzo con un brutto carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno.
Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.
Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno:aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare i chiodi. Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo nello steccato. Allora andò dal padre e gli disse che per quel giorno non aveva piantato alcun chiodo. Il padre allora gli disse di levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno in cui non aveva perso la pazienza e litigato con qualcuno. I giorni passarono e finalmente il ragazzo poté dire al padre che aveva levato tutti i chiodi dallo steccato. Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse: "Figlio mio, ti sei comportato bene ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato.Lo steccato non sarà mai più come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Puoi piantare un coltello in un uomo, e poi levarlo, ma rimarrà sempre una ferita. Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà."

mercoledì 11 giugno 2008

PER RIDERE UN PO'

Una persona su quattro
è squilibrata.
Pensa a tre amici,
se ti sembrano ok,
allora quello squilibrato sei tu.
Anonimo
Chi ride per ultimo, ...
pensa più lentamente!
Anonimo
Se decidi di smettere di fumare,
bere ed amare
non vivrai più a lungo,
la vita
ti sembrerà più lunga!
Clement Freud
Devi baciare
una terribile quantità di rospi
prima di trovare
un principe.
Anonimo
Non voglio ottenere
l'immortalità
tramite il mio lavoro...
la voglio avere
non morendo.
Woody Allen

martedì 10 giugno 2008

PIANIFICAZIONE DEL PROPRIO TEMPO

Un giorno, un anziano professore si trovò a spiegare a dei suoi ex studenti come gestire il proprio tempo.
Ci pensò un attimo, poi prese un secchio e senza proferire parola, cominciò a sistemare sei sassi grossi come una mela, all’interno del recipiente sotto lo sguardo attonito dei presenti. Quando i sassi raggiunsero l’orlo del secchio, il professore chiese “Questo secchio adesso è pieno?” Sorridendo tutti dissero “Sì” e lui, dopo un momento di pausa “Davvero?” e cominciò a travasare della ghiaia, mentre i sorrsi dei presenti si stavano via via spegnendo. Quando anche la ghiaia coprì l’ultimo strato di sassi, l’anziano signore diede una scossatina al secchio in modo che i sassolini si sistemassero ancora meglio tra una pietra e l’altra. Richiese di nuovo ” Questo secchio è pieno?” I presenti, cominciando a comprendere il suo armeggiare dissero ” Probabilmente no”. A questo punto il professore versò della sabbia nel contenitore, dando una nuova scossa in modo che il contenuto si assestasse al meglio. “Ora è pieno?” “No” risposero. “Bene” e a questo punto versò nel secchio dell’acqua.
Il professore alzò gli occhi verso il gruppo di giovani uomini e chiese “Quale grande verità ci insegna tutto ciò?” Il più furbo, intrapredente e sveglio dei suoi ex studenti disse ” Che anche quando pensiamo che la nostra agenda, il nostro tempo sia già pieno, in realtà possiamo metterci altre cose”
“No, non è questo- disse il professore-la grande verità è che per prima cosa dobbiamo metterci dentro i sassi grossi, altrimenti non riusciremo a metterci tutto il resto in seguito”
Sul gruppo cadde un silenzio profondo mentre ognuno di loro ne prendeva coscienza.
L’anziano signore continuò ” Quali sono i sassi più grossi della vostra vita? la salute? la famiglia? il successo? le amicizie? la realizzazione dei propri sogni? il lavoro? imparare? difendere una causa? fare ciò che vi più vi piace? il rilassamento?…altre cose?… l’importante è che mettiate nella vostra vita prima di tutto i sassi grossi ..altrimenti rischiate di .. non fare la vostra vita. Se si dà la priorità alle minuzie ( ghiaia e sabbia), ci si riempie la vita di quelle, succederà che poi non potremmo disporre di abbastanza tempo (prezioso) per ciò che riteniamo importante. Mettiamo sempre dentro alla nostra vita prima di tutto le cose importanti.”

venerdì 6 giugno 2008

IL POTERE DELLE PAROLE

Un giorno, un gruppo di rane stava attraversando un bosco e due di loro caddero in una buca profonda. Le malcapitate cominciarono e dimenarsi nel tentativo di uscire, mentre le altre gridavano a gran voce " Siete spacciate, non c'è modo di uscire!" Una delle due diede ascolto al gruppo ed esausta, si lasciò morire. L'altra, invece, vedendo il gruppo agitato ad alcuni passi dal bordo della buca, cercava di spiccare salti sempre più alti, fino a chè riuscì finalmente ad uscire dal baratro. Mentre lei stava ancora riprendendosi dallo spavento e dallo sforzo, le altre la attorniarono e le dissero " Ma non hai sentito quello che ti gridavamo?” Lei, un pò confusa per le espressioni quasi dispiaciute delle sue compagne, rispose, quasi a scusarsi " Io sono sorda, pensavo che mi steste incitando!! così ho raccolto tutte le mie ultime forze, le ho concentrate nel salto decisivo..."...
Tutto ciò che noi diciamo ha potere di vita o di morte.
Una parola distruttiva per chi sta lottando perdendo la spranza, può definitivamente farlo arrendere, annientarlo.
Una parola incoraggiante per chi sta lottando perdendo la speranza può aiutarlo a perseverare, a continuare a lottare, a non perdere il lume della speranza.
Poni attenzione a ciò che dici, a come lo dici, cerca di trovare sempre spunti incoraggianti sia per te stesso, sia per chi incrocia la tua strada: è una maniera per migliorarsi, per diventare persone speciali agli occhi di amiamo, di chi ci sta vicino, di chi ci incontra.