sabato 8 marzo 2008

ROMPERE I PENSIERI...

Pochi giorni fa ho fatto un'esperienza stupenda: sono riuscita a trasformare una situazione di disagio e paura, in una di tranquillità e distensione, divertendomi anche!
La neve mi aveva sorpresa la mattina presto, dovevo recarmi in città per forza, per cui dovevo affrontare 2km di strada inghiaiata un pò in salita e un pò in discesa completamente ricoperta da 10 cm di neve! Ovviamente le catene non ricordo dove le ho riposte, le gomme antineve che avevo messo all'auto all'inizio di novembre erano già abbastanza consumate.... in più, se ci aggiungo la mia più forte negazione per uscire con l'auto sotto la neve..... un quadro per niente allettante! Ma dovevo raccogliere tutto il mio coraggio e partire. Ho pensato che se riuscivo ad uscire dalla mia strada, poi sarebbe stato tutto più semplice,perchè la strada statale che avrei raggiunto, grazie all'intenso via vai di auto, sarebbe stata più praticabile, anche se gli ultimi tratti sono in pendenza del 15%, mi sarebbe bastato lasciare inserita la prima marcia ( ho una multipla, e la prima e come quella dei camion, non mette su di giri il motore e mantiene costante la lenta andatura) e non toccare il freno per arrivare in pianura illesa. Uscita dalla strada sterrata, non senza qualche "scivolone" e con il cuore che batteva fortissimo, arrivai finalmente sulla via principale asfaltata, che era si "infarinata" di neve, ma data la temperatura mite, non si ghiacciava , nè si compattava a mò di fango. Sospirai profondamente, e ritmando la respirazione riuscii a far decellerare il battito cardiaco, innestai la prima marcia e mi guardai attorno.
Dio che bello spettacolo! Ero in cima alla collina dalla quale potevo vedere tutto il panorama intorno completamente immacolato, nelle lontane colline di fronte a me il cielo era colorato dei timidi colori del sorgere del sole che cercava di rompere il muro di nuvoloni grigi, i rami in primo piano sulla mia visuale sembravano ricamati, i campi ricoperti da una candida coperta... che spettacolo, mi sembrava di guidare dentro ad una cartolina. Arrivai alle fatidiche discese, e man mano che scendevo, la neve si strasformava in pioggia, lasciando il selciato sgombero e mi rincuorai ancor di più. Arrivata a valle avevo due opzioni, o prendere la statale Porrettana, nella valle del Reno, ma a quell'ora era piena come un uovo, il che voleva dire arrivare a Bologna almeno 3 ore sucessive, o prendere l'altra provinciale che "scollinando"dalla valle del Reno, porta alla valle del Savena. Il punto più alto del tragitto, in linea d'aria è parallelo a quello dove abito io, così ,pensando che in cima alla salita avrei trovato circa la stessa quantità di neve, e considerando che quella strada è ancora più trafficata di quella appena fatta, optai per ques'ultima.
Lasciatami il paese alle mie spalle, cominciai la salita " strano"-pensai-" come mai non viene nessun'auto dalla parte opposta? Forse perchè la mattina presto le persone vanno verso la città per il lavoro, non viceversa, e poi eccone due che stanno arrivando, allora tutto ok" e continuai tranquilla fino a quando arrivai in prossimità del primo " strappo" di salita, dalla mia posizione potevo vedere che in alto le auto erano incolonnate dietro ad un camion che avanzava a bassissima velocità. " Ci siamo, adesso se proseguo, poi mi tocca andare a lumaca, adesso mi metto qui sulla destra e aspetto 10 minuti ferma qui, così la fila procede, e io posso andare più spedita, poi passando anche altre auto, schiacceranno più neve e io andrò senza problemi" pensato e fatto, accostai. Il mio ragionare non faceva una grinza, se non fosse stato che nel frattempo però continuava a nevicare. Optai per soli 5 minuti, poi mi rimisi in careggiata, arrivai in coda alla fila che avanzava veramente piano, ai lati della carreggiata diverse persone stavano montando le catene, il panico cominciava a farsi strada sentro di me, ma continuai ad avanzare " lo fanno per precauzione" pensai, ma cominciavo a perdere la tranquillità. Arrivata al tratto pianeggiante che divide le due irte salite, eravamo fermi, auto che scendevano non ce n'erano... brutto segno, voleva dire che in cima la situazione era critica. Cominciammo a muoverci, tre giri di ruota, poi di nuovo fermi, altri tre giri e fermi e avanti così fino a quando siamo arrivati all'inizio del secondo strappo. Diverse auto erano ferme ai bordi, alcune erano di traverso nella careggiata in maniera che non si capiva da che parte volevano andare, la mia auto cominciava a slittare, per quanto cercassi di centrare le "ruotate" dell'auto che mi precedeva, l'auto non rispondeva ai miei comandi, quello dietro di me si era messo a suonare... ma che ti suoni! mi stavo innervosendo, cominciavo a pensare che mi sarei messa di traverso anche io, che avrei intralciato ancor di più la circolazione, poi vidi, poco più avanti, che la carreggiata lasciava il campo adiacente e man mano che saliva, cresceva anche la scarpata al suo fianco... e se fossi finita nella scarpata? Mi paralizzai, dovevo prendere una decisione, ma non trovavo la mia testa, ero in panico puro, il cuore sembrava uscirmi dal petto " Se fossi andata per la Porrettana, a quest'ora non sarei in questo dannato pasticcio, io e le mie brillanti idee! se arrivato tardi, pazienza, tanto ho avvertito, poi meglio tardi che mai, o con la macchina sfasciata... mio marito mi uccide, se sopravvivo e l'auto no! Dio ma perchè sono così idiota? non potevo accontentarmi del fatto che la prima parte del viaggio era andata bene??? No!!!! devo sempre fare il mio numero io, provare nuove emozioni! che testa di melone che sono!" Insomma fra me e me me ne stavo dicendo di ogni, avrei voluto avere il potere di traslarmi via da quella situazione, per me, così terrificante, poi, all'improvviso, un pensiero che non c'enrava proprio niente mi squarciò la mente: notai che la macchina davanti a me era uguale a quella di mio genero, mi venne davanti agli occhi la faccia che lui fece quando, tempo addietro, gli diedi in mano una scatola contenente il suo regalo di compleanno.
"E' per me?? cosa c'è dentro?"
"Un topo!" risposi scherzando.
Non feci neppure in tempo a finire la frase che lui, bianco in volto come una pezza lavata, lanciò via la scatola con un urlo. Sono scoppiata a ridere ( e lo sto facendo anche ora mentre sto scrivendo) da non riuscire a fermarmi.. mica lo sapevo io che lui aveva la fobia per i topi.
" Ma scusa, vuoi mai dire che se ti faccio un regalo, che sia un topo???"
Rivivendo quella situazione buffa, scoppiai a ridere da sola in auto come una scema! Bhe! quel ricordo mi ha salvata, la risata di gusto che mi son fatta, ha cambiato radicalmente il mio stato d'animo, mi sono tranquillizata, ho cominciato a fare pensieri positivi come:
"cosa mi sto a preoccupare, 1° siamo illese ambedue ( io e la macchina) 2° se non ce la faccio, posso sempre fermarmi qui che c'è posto e non sono in mezzo a nessuno,3° presto arriveranno i ragazzi del comune con lo spartineve, e puliranno la strada, ed io, essendo già qui quasi i cima, basta che gli stia dietro fino a quando raggiungeremo l'altitudine in cui la neve si trasformerà in pioggia." Mi son messa tranquilla, quando ho cominciato a slittare di nuovo, ho chiesto gentilmente a due uomini, che erano in piedi poco distanti da me, se mi potevano dare una spintarella per rimettermi dritta, gli ho sfoderato uno dei miei migliori sorrisi al quale non hanno potuto resistere, e una volta ribloccata quasi sulla cima del "valico" ho visto gli spartineve arrivare a tutto gas. Questi in men che non si dica, hanno ripulito la strada, raddizzato le auto storte, trainato un tir in panne, insomma, quando mi sono stati abbastanza vicini non ho potuto trattenermi dall'urlare loro (per via del forte rumore che fanno i loro mezzi) " Vi ringrazio per essere gli angeli della strada, per il vostro impegno di venire in soccorso agli sprovveduti come me che vanno in giro disorganizzati in condizioni proibitive. Grazie e buona giornata!" erano in tre, e credo di aver ricevuto in cambio i loro tre sorrisi più belli della giornata!
Sarei tentata di scrivere la morale di quello che ho imparato, ma mi sorride più l'idea che lo faccia tu!
ciao

Nessun commento: